Trading online: come evitare gli errori più comuni
L’attuale società è sempre più connessa con il mondo virtuale e, di conseguenza, anche con tutte le pratiche che vanno a caratterizzarlo. In particolare sono davvero numerosi gli ambiti che negli ultimi anni si stanno adattando a questa nuova tendenza, di fatto traslando la propria natura e modificandosi in un certo senso: dall’applicazione concreta, stanno passando a quella virtuale. Uno dei principali esponenti di questa tendenza è certamente il settore degli investimenti.
E in particolare quello del trading online. Quest’ultimo è di certo un ottimo passatempo, ma si tratta di una pratica che in realtà deve essere presa molto seriamente ed osservata con attenzione. La possibile truffa è infatti purtroppo sempre dietro l’angolo, e in ogni caso grazie al trading online è possibile anche guadagnare concretamente, operando con oculatezza. Ma quali sono i principali errori che vengono compiuti in questo ambito? Elenchiamoli e proviamo a spiegarli insieme.
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Il primo approccio e la scelta del broker
Dal momento in cui ci approcciamo a questa attività per la prima volta, il percorso per diventare un professionista o comunque – nel caso non fossimo interessati a fare di questa passione il nostro lavoro – un esperto del settore è veramente lunga e tortuosa. E, come abbiamo detto, costellata da insidie e possibili passi falsi. Proprio in merito a queste metaforiche “cadute” troviamo subito la prima necessaria precisazione.
Risulta infatti necessario praticare una sorta di allenamento per quel che riguarda almeno il periodo iniziale: pima di muoverci con sicurezza, dovremo dunque testare le nostre capacità e prendere un minimo di confidenza con tutto l’ambito. Ecco perché è fondamentale utilizzare la modalità demo all’inizio. Questa ci permette di fare trading online a tutti gli effetti, ma utilizzando un portafoglio fittizio: di conseguenza, nel momento in cui arriveranno i primi errori, non andremo a perdere davvero soldi reali.
Altro errore che potrebbe risultare imperdonabile è quello di scegliere il broker di riferimento di fretta e con superficialità, senza prestare troppa attenzione al suo profilo, alla sua esperienza e in primis alla sua affidabilità nel complesso. Il broker giusto potrà infatti portarci risultati migliori, garantirci la sicurezza sui nostri investimenti e formulare insieme a noi delle strategie. Può insomma fare davvero la differenza.
I due principi: l’istinto e la valutazione del rischio
Esistono inoltre due principi da tenere sempre bene a mente, quando ci approcciamo al trading online: l’aspetto istintivo e quello del rischio. Cominciamo dal primo. Questo particolare mondo virtuale mette in gioco non soltanto il nostro tempo, ma anche e soprattutto le nostre finanze. I soldi che “scommettiamo” sono reali, concreti, e se è vero che possiamo davvero incrementare il nostro bottino è altrettanto reale la possibilità di perderli.
Ecco perché potremmo non essere sempre lucidi durante le nostre sessioni di trading online: le emozioni, talvolta, possono giocarci brutti scherzi poiché ci annebbiano e non ci permettono di ragionare con calma e lucidità. Per questo motivo non è mai consigliabile affidarsi completamente all’istinto: se abbiamo prestabilito una strategia, nel momento in cui siamo “nel mezzo del gioco” sarà bene attenerci a quanto avevamo deciso in precedenza.
Dall’altra parte c’è poi l’aspetto del rischio, che va a costituire un principio molto semplice: prima di investire in maniera concreta è sempre bene analizzare tutti i rischi che questo insieme di investimenti potrebbe comportare, valutando ogni possibile scenario e variabile e decidendo bene quanti soldi puntare su ogni investimento. Investimenti che è sempre meglio diversificare quanto più possibile, proprio per questo ragionamento.
L’ultima regola da tenere in considerazione non è complessa, ma molto spesso viene sottovalutata: per diventare bravo, o esperto, è necessario non smettere mai di imparare. L’allenamento è fondamentale in qualsiasi ambito e dunque anche nel trading online. Non si finisce mai, quindi, di imparare.
Fonte: Kontrokultura.it